La Guerra delle Formiche:s/t
Da Viterbo ci arriva questo progetto, capitanato da Carlo Sanetti, coadiuvato nei sette episodi del demo da alcuni amici, tra i quali spicca il prezioso contributo di Maria Livia Nicotra alla voce, eterea e misteriosa. Crescendo emozionali figli di molti episodi del post-rock che da una decina d'anni ha mietuto vittime tra chi, dopo aver ascoltato certi dischi, ha imbracciato una chitarra per la prima volta e ha scoperto la magia dell'alternanza tra arpeggio delicato ed esplosione noise. Il gioco funziona a meraviglia ne Il principio del cerchio, cavalcata nella quale la voce defilata di M. Lorenzoni recita un ruolo chiave mentre risulta eccessiva e ridondante in Crisalide, fin troppo progressiva e invero arida. Affiorano, complice l'uso del cantato e del nostro idioma, richiami evidenti (Ferretti &Co., Massimo Volume) e una spasmodica attenzione nella costruzione delle partiture ritmiche (evidente in Notturna) e dei patterns, come nella traccia più audace L'envers e L'endroit, nella quale ad un certo punto sembra di sentire gli Yes. Un progetto sicuramente a fuoco e che piacerà agli estimatori del genere, ma non troppo innovativo.(AB)
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Da Viterbo ci arriva questo progetto, capitanato da Carlo Sanetti, coadiuvato nei sette episodi del demo da alcuni amici, tra i quali spicca il prezioso contributo di Maria Livia Nicotra alla voce, eterea e misteriosa. Crescendo emozionali figli di molti episodi del post-rock che da una decina d'anni ha mietuto vittime tra chi, dopo aver ascoltato certi dischi, ha imbracciato una chitarra per la prima volta e ha scoperto la magia dell'alternanza tra arpeggio delicato ed esplosione noise. Il gioco funziona a meraviglia ne Il principio del cerchio, cavalcata nella quale la voce defilata di M. Lorenzoni recita un ruolo chiave mentre risulta eccessiva e ridondante in Crisalide, fin troppo progressiva e invero arida. Affiorano, complice l'uso del cantato e del nostro idioma, richiami evidenti (Ferretti &Co., Massimo Volume) e una spasmodica attenzione nella costruzione delle partiture ritmiche (evidente in Notturna) e dei patterns, come nella traccia più audace L'envers e L'endroit, nella quale ad un certo punto sembra di sentire gli Yes. Un progetto sicuramente a fuoco e che piacerà agli estimatori del genere, ma non troppo innovativo.(AB)
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