Silvia LEONI [Il Funerale della Ninfea-Subterra 2010]
Un cantautorato intimo e delicato quello di Silvia Leoni, al debutto con l’EP ‘Il funerale della Ninfea’. Voce sottile, penetrante. Testi personali, semplici, in cui trapela tutta la fragilità, le speranze, i pensieri innamorati e affannati dell’autrice. La parte musicale del disco è stata completamente arrangiata e curata da La guerra delle formiche (Carlo Sanetti, basso/batteria/chitarre), dal progetto di avantgarde sonora Morning Opera (Marco Puci, chitarre) e da Coquelicot (Eleonora Stassi, viola/violino). Sei tracce. Da segnalare: ‘L’amour fou’, folk in francese, che rimanda alle alte scogliera della Normandia e dell’Irlanda; ‘Mary says’, in inglese, nostalgica attesa e coinvolgente danza tra sole e luna. E ancora, l’energica e grintosa ‘La Redenzione’. Un lavoro a tante mani, “una proficua unione di intenti e di anime sorelle” – si legge tra le righe di presentazione del disco –, dominato dalle chitarre che si fanno ora protagoniste, ora accompagnatrici di una voce che sussurra, e che a volte, invece, urla, ma sempre in sordina, come se il fiato le si fermasse in gola. Atmosfere in chiaroscuro, impreziosite dal tocco elegante degli archi di Coquelicot. [***1/2]
Lina Rignanese
www.nerdsattack.it
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