lunedì 21 febbraio 2022

"No Words Is Ever Enough" su Crampi2

HUMPTY DUMPTY & LA GUERRA DELLE FORMICHE: “NO WORD IS EVER ENOUGH” (SUBTERRA LABEL)


Acqua sotto i ponti ne é passata parecchia, dal 2016, anno del precedente lavoro di La Guerra delle Formiche, ensemble a formazione variabile nato dalle idee del viterbese Carlo Sanetti.

Ritroviamo il progetto assieme a Humpty Dumpty, cantautore messinese dalle molte idee e i pochi compromessi: 21 dischi e varie collaborazioni all’attivo, senza mai essere assurto agli ‘onori delle cronache musicali’, forse nemmeno quelle dei settori più attenti alla cosiddetta ‘musica indipendente’.

Il risultato è questo racconto di un”Apocalisse Sentimetale’, come viene definita, in cui La Guerra delle Formiche, con interventi strumentali e vocali aggiunti, si è incaricata di eseguire interamente ciò a cui Humpty Dumpty ha fase di scrittura.

“No Word Enough” sembra uscito direttamente dal primi anni 2000, epoca d’oro per un certo indie – folk ‘intimista’, memore della precedente lezione dello showgaze, un orecchio a certi episodi dei Radiohead non troppo sperimentali, l’idea di una proposta ‘alternativa’, o ‘indie’, o chiamatela come volete, in cui gli echi, i riverberi, la dimensione onirica e vagamente psichdelica poteva trovare uno sviluppo al di là di certi muri sonori al confine del – e talvolta oltre – il rumorismo.

Dieci brani giocati quasi interamente sul binomio chitarra – voce, cui si aggiungono percussioni essenziali, isolatamente piano elettrico e synth, qualche arco, in cui domina e si mantiene costante un’atmosfera sospesa, un mood malinconico, sofferente a tratti, che occasionalmente si apre a toni più accesi, o a parentesi di dolcezza, con un paio di contributi femminili alla voce.

Un lavoro da cielo coperto e nuvole dense, che coinvolge.

Marcello Berlich




"No Word Is Ever Enough" : segnalazione su Il Giudice Talebano #02/22

 Il Giudice Talebano n. 2 di febbraio, su Nerds Attack, ha segnalato No Word Is Ever Enough con un 5, definendolo Irrisolto.


Link alla pagina originale

mercoledì 2 febbraio 2022

"No Word is Ever Enough" : recensione su Distorsioni

Recensione uscita su distorsioni.net

Humpty Dumpty & La Guerra Delle Formiche

No Word Is Ever Enough

2021 - Sub Terra Label
[Uscita: 14/10/2021]

Dall’incontro fra il musicista messinese Alessandro Calzavara, in arte Humpty Dumpty, e il viterbese Carlo Sanetti titolare del progetto La Guerra Delle Formiche, nasce questo interessantissimo “No Word Is Ever Enough” uscito per la Sub Terra Label, etichetta dello stesso Sanetti che in questi anni ci si è dedicato con competenza e passione. Nei dieci solchi del disco compaiono altri collaboratori, mentre l’album è stato scritto da entrambi gli autori, con Humpty Dumpty che si è occupato del nucleo melodico e di gran parte dei testi, tutti, tranne uno, in inglese. Basterebbe una traccia, la splendida e commovente The Waiting Song che chiude l’album per giustificarne pienamente l’acquisto. A cantarla è Clairubine, al secolo Valentina Gettatelli, la canzone ha la grazia e la fragilità dei bravissimi Sodastream, merito anche degli archi, il violino di Fabio Porroni e il violoncello di Maria Clara Verdelli, l’effetto è davvero incantevole tanto che non si può fare a meno di risentirla più volte. Ma naturalmente c’è molto altro di buono in questo album. Non c’è dubbio infatti che la collaborazione tra i due musicisti abbia dato un risultato davvero pregevole. «This album is about being forever broken», recita l’epigrafe a “No Word Is Ever Enough” che si configura come un concept album sui temi della nostalgia, della perdita, della fragilità dei sentimenti, come esprime la prima traccia, Gibellina Song, anch’essa di commovente bellezza, impreziosita dalla voce dal tono sottile e leggermente acuto di Vanja GrinningSoul, un brano che non sfigurerebbe nel repertorio di alcune fra le migliori cantautrici d’Oltreoceano. Con Blowing andiamo invece su territori indie rock, fra schitarrate e una sottile aggressività nel canto, mentre ritorna la centralità della melodia, chi ha seguito la prolifica carriera di Humpty Dumpty avrà avuto modo di apprezzarne la sensibilità melodica, in Imagine che ci immerge nei pensieri e nelle ansie di un innamorato lontano. Da brividi il folk di delicata purezza di Ode To Leuconoe, seguita dalle note ombrose di una Rain che flirta con lo shoegaze e dall’accattivante e ipnotica Cratch non priva di coloriture psichedeliche. Ma prima della meravigliosa di The Waiting Song c’è spazio per i tormenti emotivi di How che ritornano in My Lover (« The love that I once felt / Can’t do me any harm now»). La voce di Tedesko dà intonazioni soul a Sweet Adolescent Smile, accentuandone il lato drammatico. Il disco è disponibile in free download sulle pagine bandcamp dei due artisti, da sempre coerenti con una linea politica di libera circolazione della musica.


Voto: 7.5/10

                                                                                                                  Ignazio Gulotta